L’UCCELLINO AZZURRO
di M. Maeterlinck

Lucifero

adattamento e regia di Riccardo Massai
con (in ordine alfabetico) Maria Laura Caselli, Carlo Gambaro, Isabella Quaia, Simone Ticci
ed in voce (in ordine di ascolto) Silvia Guidi, Marco Toloni, Simone Rovida, Gianna Giachetti, Aurelio Pierucci, Drusilla Foer, Duccio Barlucchi, Daniela Morozzi, Gianni Andrei, Monica Demuru, Lucia Poli, Alessandro Benvenuti e Sandro Lombardi

Scenografia Marco Ulivieri
Costumi Antonio Musa e Silvia Avigo
Sound designer Andreas Froeba
Light designer Lucilla Baroni
Animatronics designer Massimo Cittadini e Lorenzo Antei
Costruttori delle Gioie Olimpia Bogazzi e Khalilurrahman Nanang
Le gioie dei bambini disegnate dai bambini della classe IA della scuola primaria De Amicis di Pontassieve

Assistenti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze seguiti dal prof. Davide Tito: Irma Bandiera, Anca Dragomir, Cinzia Ferri, Yiqun Li, Carolyne Lizbeth, Yining Mao, Ilenia Purrazzo, Giulia Ramaccioni, Santo Rizzo, Serena Sarti, Zhuowen Yang.
Fonici della registrazione: Francesco Baldi, Francesco Foderà, Andrea Pellegrini, Alessio Riccio, Filippo Rossi.
Archètipo produzioni

tout public

L’autore e il testo simbolista de L’uccellino azzurro di Maeterlinck trattano della ricerca del “gran segreto delle cose e della felicità”: lo spettacolo è rivolto a tutte le età: ciascuno ne coglie i propri significati. I bambini ne seguono la storia; i giovani le contaminazioni col mondo virtuale; gli adulti, la percezione del ‘sottile,’ una percezione più profonda di quell’energia interiore che ci permette di entrare in contatto con il mondo. Anche la regia segue questi sentieri, creando un allestimento fantasmagorico per i più piccoli, cercando di esplorare il dialogo adolescenziale con gli animatronici (animali robotici), ed infine, per tutti, costruendo un universo di voci di star del mondo dello spettacolo (che hanno donato la propria voce per rivestire i molteplici personaggi dell’opera) per le varie apparizioni del mondo sognato.
Nel testo si assiste, oggi diremmo, ad una spaccatura nel multiverso, che ci trascina in un’avventura fatta di realtà parallele. L’obiettivo è la ricerca della felicitá e la scoperta dell’armonia interiore. Andare alla ricerca della felicità è uno dei compiti nella vita: l’artista di teatro è chiamato a far sognare lo spettatore in questo viaggio, realizzando l’opera d’arte attraverso la propria incomprensibile passione quotidiana, che è ragione di vita anche fosse priva di senso, ma che rende comunque il suo/nostro viaggio nobile. L’umanità è fatta per essere felice.

 

Press

TGR Toscana

Teatro, L’Uccellino azzurro al Teatro di Antella

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ottobre, 2024