di Euripide – traduzione Cesare Molinari
– regia di Riccardo Massai – architetture tessili e costumi Lietta Cavalli
coro vocalico a cura di Gabriella Bartolomei
musiche originali Jonathan Faralli
disegno luci Paolo Magni – con Mor Awa Niang
LO SPETTACOLO
Una tragedia sopra cui si addensano cieli gravi e plumbei, sonorità della parola e armonie del visivo che appartengono al primitivo culturale, echi di cori che giungono dall’arcaico. La nostra paura dello sconosciuto, lo scontro fra civile e religioso, la partecipazione delle contraddizioni, non è facile raccontare e racchiudere il dionisiaco, enunciare gli infiniti temi e le altrettante antinomie de Le Baccanti.
Tutti ne escono sconfitti: Penteo perché rifiuta l’altro da sé, Agave e le donne perché diventate totali strumenti nelle mani del dio, Dioniso stesso che arrivato per imporre i propri riti usa strumenti umani di vendetta rivelando la sua imperfezione di semidio.
Il sorriso di Dioniso lentamente contagia, fino a sorprenderci a sorridere dell’atroce, diventiamo pregni della sua contraddizione, per imparare la catarsi, l’insegnamento dalla tragedia: l’estasi può essere il fragile equilibrio raggiunto nella normalità, in assenza dei nostri eccessi.
I cori vocalici curati da Gabriella Bartolomei sono il racconto di momenti nel tempo secolare di ciò che è successo, di ciò che ancora succede; sono accenti di suono, di momenti focali che, come il mito narra, avvengono ancora. Sono suono, eco, specchio nel tempo che rifrange frammenti. Echi sonori nella immobilità apparente della materia che li ricorda, materia in ascolto.
La bocca aperta non articola: ha già articolato e articolerà in altra lingua in futuro, perciò rimane aperta nei sensi: la Sospensione dove tutto succede, la memoria che contempla.
RASSEGNA STAMPA
BARTOLOMEI, LA MUSA RIAPPARE CON MASSAI
Il regista Riccardo Massai crea spettacoli in bilico fra classicità ed innovazione. Con grandi prove d’attore, rispetto del testo, ma anche con un uso spiazzante dello spazio dove spettatori ed attori sono spesso complici (…) Al Teatro dell’Antella sta ottenendo un limpido successo la novità “Le Baccanti” (…) l’orchestrazione del coro è davvero suggestiva, fa pensare al mistero, al jazz, alla musica contemporanea più colta. Lo spettacolo di Massai è un rito, un’opera contemporanea. Ne Le Baccanti c’è movimento del corpo, teatro di parola, musica. (…) Particolari sono i costumi di Lietta Cavalli, sorella dello stilista Roberto Cavalli,. Sono costumi che sembrano di pietra (…) Spettacolare è il vestito di sangue che invade il palcoscenico.
La Repubblica 17 marzo 2007, Roberto Incerti
ALL’ANTELLA MASSAI PORTA IN SCENA LE BACCANTI
Classicità e musica. Riccardo Massai rilegge “Le Baccanti” di Euripide sotto la lente di una ricerca visionaria e surreale, dove la musicalità del coro suggerisce esperimenti sonori e vocali in voga nel teatro degli anni ’70 e le oniriche immagini evocate dal testo vestono le creazioni tessili della stilista Lietta Cavalli. (…) Avvalendosi della collaborazione dell’attrice Gabriella Bartolomei, Massai costruisce il suo spettacolo in bilico fra parola, canto e danza, restituendo al testo un gusto contemporaneo, che avvicina le donne di Tebe alla nostra sensibilità.
Il Corriere di Firenze 18 marzo 2007, Marco Predieri
Si parla spesso di registi rivelazione, di nuovi talenti teatrali che conquistano in un sol colpo le vette delle arti sceniche. Non è il caso di Riccardo Massai, che la stima del pubblico e della critica se la sta meritando, di progetto in progetto. Con grande impegno e creatività. Inserendo in ogni sua opera tanti giovani e tante idee.
E’ logico che, dopo il successo dei suoi ultimi lavori, l’azzeccatissimo Mercante di Venezia e Spoon River (che ha visto oltre 1000 spettatori al Cimitero Monumentale dell’Antella il 12 novembre 2006), ci sia molta attenzione per la nuova produzione del regista Riccardo Massai. E’ una versione de Le Baccanti di Euripide (traduzione di Cesare Molinari) che punta su un teatro di ricerca visionario e musicale, fatto di scene corali e collaborazioni illustri, come quella con Gabriella Bartolomei che cura la vocalità del coro vocalico.
Scanner 9 marzo 2007, Giovanni Ballerini