Venerdì 7 e Sabato 8 febbraio ore 21,00
Perchè esserci: Questo piano narrativo corre parallelo alla figura della Monaca che vive sulla scena teatrale la tradizione della propria vicenda offrendo allo spettatore una dialettica continua tra l’aspetto iconico della sua figura, dei suoi desideri e dei suoi tormenti e gli indizi vivi, le parole dure e le azioni feroci dei suoi comprimari.
L’adattamento teatrale prende spunto da numerosi testi tra i quali il Fermo e Lucia e i Promessi Sposi manzoniani, gli atti del processo milanese alla monaca nel 1607 e la retrospettiva sul suo percorso di redenzione scritta dal cardinale Federico Borromeo con uno sguardo al Promessi sposi alla prova di Giovanni Testori, rivisitazione del capolavoro di Manzoni. La figura della monaca è costruita non solo attraverso i monologhi tratti dalle deposizioni trascritte al processo milanese ma viene ulteriormente tracciata dalle deposizioni delle monache sue complici, della Superiora, di Padre Arrigone, parroco del convento e dall’accorata testimonianza sul suo percorso di redenzione raccontata dal cardinale Borromeo.
Durata 1h e 30’
drammaturgia originale e regia Biribò | Toloni
luci Lorenzo Castagnoli
costumi Antonio Musa
assistente alla regia Cristina Di Sciullo
con Anna Collazzo, Dhemetra Di Bartolomeo, Rosario Campisi, Cristina Di Sciullo, Giovanna Ferri, Lidia Giordano, Rossella Magnolfi, Claudia Stortini, Rosetta Ranaudo, Fabio Rubino, Goberto Teghini
PARADIGMARCHÈTIPO – EsTeatro