LA LUNA E I FALÒ
Time never dies

Lucifero

di e con Luigi D’Elia
liberamente ispirato a LA LUNA E I FALO’ di Cesare Pavese regia Roberto Aldorasi

A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va’ e annunzia il regno di Dio». (Lc 9, 57-62)

scena Roberto Aldorasi e Francesco Esposito
realizzata da Cosificio – Creature Spettacolari
luci Davide Scognamiglio
foto e cura della produzione Michela Cerini
tecnico Francesco Dignitoso

una produzione Compagnia INTI di Luigi D’Elia e ARCHETIPO
con il sostegno di
Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “Hermes” finanziato dal
Programma CBC Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020
Festival Parthenium Calling
e la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese

Un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, torna dopo lungo tempo nella terra dove è cresciuto. Sa che lì non è nato. Dove è nato non lo sa. La ritrova divisa e ferita da una guerra. Ritrova Nuto, il vecchio amico, complice e compagno di avventure e risate. Trova un ragazzo, Cinto, che abita nella sua vecchia casa ed è capace di parlare con l’invisibile. Tutto è lì, ancora lì, eppure è abitato da Altro, sospeso in una dimensione straniante e sfocata.

Anguilla, Nuto e Cinto, uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace.
Tra ricordi e vita reale, vecchi scherzi e parole sussurrate sotto la luna, lentamente scivoleranno in un sogno feroce e meraviglioso che li porterà così lontano da sfiorare, nelle maglie più luminose della memoria, un luogo sacro che va ben oltre i paesi, le identità, le Patrie.

Dopo molti anni di lavoro sul racconto della natura, D’Elia sposta il fuoco sull’umano, sulla ricerca interiore, sulle domande pressanti che hanno a che fare con il ricordare, con la memoria, privata e collettiva, approdando alla sua prima vera opera come autore. Lo fa in compagnia di Cesare Pavese, di un romanzo amato e di Roberto Aldorasi, regista e ricercatore, con il quale condivide quest’ultima creazione.
Una riscrittura del romanzo di Pavese che è un lavoro sulla memoria e l’oblio, sulle case e sulle identità, che ci fanno umani prima di tutto, sempre e perennemente in cammino. Verso cosa? Verso quale terra?

Pochi mesi prima del suicidio, ne La luna e i falò, Cesare Pavese coglie il frutto aspro e maturo del tema di tutta una vita, quello del ritorno sui luoghi che da sempre sono i nostri e che, per poter vivere, siamo costretti a fuggire. È un testo che tutti amiamo così tanto da esserci accontentati, forse, della sua versione più facile, più partigiana, più italiana. Abbiamo voluto attraversare La luna e i falò con domande nuove: se avessimo sbagliato tutto? Se la memoria avesse bisogno di essere cantata in un altro modo intorno al quale non ci siamo mai realmente interrogati? E se invece fosse l’oblio a portare la luce? E un paese ci vuole davvero?

In questo tempo di grandi cambiamenti e domande, collettive e private, sui temi delle origini, delle identità, del passato e delle patrie, desideriamo fare tesoro di un’apertura e osare attraversare quest’apertura con coraggio e con il caro, carissimo, Cesare Pavese. Come se lo incontrassimo per la prima volta. Qui e oggi.

Luigi D’Elia, Roberto Aldorasi

Luigi D’Elia (attore, autore, scenografo)
Ha portato in scena la stagione d’oro di Jack London, l’amore senza paura di Don Milani, lupi, naufragi, foreste e storie selvagge. Soprattutto storie selvagge. Dalla sua ricerca materica e di parola sul racconto della natura sono nati spettacoli, progetti d’arte pubblica, festival, pubblicazioni, progetti di forestazione partecipata. Collabora da oltre dieci anni con Francesco Niccolini. Ha lavorato con Bevano Est, Claudio Prima, Radiodervish, Giorgio Albiani, Roberto Aldorasi, Emanuele Gamba, Fabrizio
Saccomanno.

Roberto Aldorasi (regista e autore)
Nato e cresciuto nell’Osso d’Italia dove le case sono in vendita a 1 euro (Irpinia), ha lavorato con il teatro di prosa, la narrazione, la danza e l’opera lirica, il site specific e il teatro di comunità in Italia, Francia, Danimarca, Regno Unito, Polonia, Russia, Libano. Tra le collaborazioni più importanti quelle con Eugenio Barba e l’Odin Teatret, Giorgio Barberio Corsetti, Alessio Boni, Simone Cristicchi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Francesco Niccolini.

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novembre, 2024