Basterà il mio nome

24apr21:00Basterà il mio nomeTeatro

Dettagli Evento

Per l’80° anniversario della Liberazione
BASTERA’ IL MIO NOME

di e con Davide Dolores
consulenza tecnica Riccardo Massai
con le voci di Alessandro Burzotta, Giulio Canestrelli e Lorenzo Carcasci
post-produzione audio Andrea Grigolato

«Sempre sulle lapidi,
a me basterà il mio nome,
le due date che sole contano,
e la qualifica di scrittore e partigiano.»
Beppe Fenoglio

Resistere: Resìstere v. intr. [dal lat. resistĕre, comp. di re- e sistĕre «fermare, fermarsi»] Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti.

La resistenza, per definizione, è opposizione. Resistere è mantenere la propria posizione. Resistere è, semplicemente, dire no.

Questo è quello che hanno fatto i partigiani in Italia: si sono opposti ad un regime dittatoriale brutale. E lo hanno fatto in maniera trasversale: geograficamente trasversale, da nord a sud; temporalmente trasversale – nel corso dei decenni; politicamente trasversale, dato che i partigiani – donne e uomini – appartenevano spesso a schieramenti politici diversi e anzi molti di loro non erano neppure schierati. Trasversale anche nel metodo perché a fianco a chi ha deciso di resistere attivamente impugnando le armi, sono stati partigiani anche coloro che hanno incrociato le braccia perché erano semplicemente contro il fascismo. Colore che, come da definizione, hanno semplicemente detto no. Partigiani pacifisti che si dissociavano da qualunque forma di violenza e si davano alla macchia, patrioti senza colore che vedevano la loro nazione andare in rovina e volevano opporsi allo sfacelo fascista.
Una opposizione trasversale anche all’interno della società stessa perché esercitata non solo da chi oggi chiamiamo partigiano ma anche da quei civili che ne supportavano l’azione fornendo copertura, alloggio, cibo, vestiti…
Partigiani e civili che, dopo vent’anni sotto un regime che li aveva costretti ad essere solo un numero sulla tessera del partito, recuperavano i loro nomi e cognomi e con essi rivendicavano la loro identità e le loro idee.

Queste sono le riflessioni che segue “Basterà il mio nome”, attraverso le voci di partigiani – Antonio Brancati, Guido Targetti, Luigi Ciol, Amadio Menci, Alfredo Talin – e di civili che hanno lottato e in molti casi perso la vita per un mondo libero dal nazi-fascismo. Storie di resistenti diverse ma legate tra loro, in maniera trasversale, dalla Sicilia al Veneto passando da Firenze. Un monologo che, raccontando di vicende di ottant’anni fa, parla a tutti noi della realtà che viviamo ancora oggi. Ricordare i partigiani per le loro azioni. Ricordare i partigiani per la loro resistenza.

Ricordare i partigiani per i loro nomi di battaglia.
Ricordarli per i loro nomi.
Basterà questo.

 

Quando

(Giovedì) 21:00

Location

Teatro Antella

Via Montisoni, 10 Bagno a Ripoli

Prezzi

Biglietto intero € 15,00 – Riduzioni € 13,00