Sabato 8 marzo ore 21,00
Perchè esserci: Dagli anni settanta ad oggi cosa si è realmente evoluto? Forse questa parentesi sul nostro passato (neanche troppo lontano) ci farà riflettere su questo interrogativo o almeno, è ciò che noi inviteremo a fare.
Manila, una ragazza sui trent’anni un po’ sciupata dalla professione, e un suo cliente venticinquenne studente di Economia e Commercio di media estrazione sociale. Come nella gran parte della drammaturgia contemporanea avviene un ribaltamento di potere dalla prima alla seconda parte, che nasce attraverso la violenza verbale (non fisica) rispettivamente di un personaggio nei confronti dell’altro. Infatti, durante tutta la prima parte è Manila che tiene le redini della conversazione ‘smontando’ il Cliente di ogni sua fantasia. Dopo che l’atto sessuale si è consumato, le cose cambiano, si ribaltano ed è il Cliente che usa su Manila violenza cercando ogni pretesto utile per non pagare la prestazione ricevuta. Fino a che si arriva alla fine, straziante, durante la quale il Cliente scappa e Manila canta una violenta ninna nanna al proprio bambino ancora in fasce, che evidentemente è stato presente durante tutta la scena. Raccontare questo testo cosi’ pieno di argomenti, di politica e di amore, sarebbe alquanto banale. Per raccontarlo al meglio e svilupparlo in tutte le sue sfaccettature si deve metterlo in scena.
Durata 60′
di Dacia Maraini
regia Flavio Furno
con Caterina Fornaciai e Luca Terracciano
PARADIGMARCHÈTIPO