Lo scrittore cileno Roberto Bolaño parte da Auxilio Lacouture, l’unica persona scampata all’irruzione dei reparti antisommossa nell’Università di Lettere e Filosofia di Città del Messico nel 1968, per raccontare nel suo Amuleto (1999) il difficile rapporto tra potere e cultura, tra la Storia e le storie. E parte di qui anche Riccardo Massai, che affida all’istrionica Maria Paiato il non facile compito di accompagnare gli spettatori in un monologo a più voci, in cui l’io narrante della donna uruguaiana dialoga con poeti, artisti ed intellettuali ma anche madri in attesa di un ritorno, donne in cerca dell’amore ancor prima che di un ideale. Sullo sfondo dell’America Latina in cui i giovani cercano la rivoluzione per tornare irrimediabilmente divers i , Auxilio/Paiato offre la sua composta fisicità al dolore come all’ironia, sempre fedele al testo, fedele soprattutto alla sua filosofia. Dopo un anno di tournée in tutta Italia Amuleto torna al TCA per far gustare questo piccolo delizioso spettacolo a chi non avesse avuto ancora l’occasione di vederlo. “Maria Paiato ha una mitomania dolce che commuove, strugge e le fa vedere processioni di creature verso l’abisso. Un miraggio profetico dell’intelletto che ritrae e avversa la storia. È tutto lo spettacolo di Riccardo Massai, assistente di Ronconi, a postulare un’irrealtà umana che salva per bellezza e senso la realtà disumana”.
Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica.
(spettacolo registrato il 14 novembre 2015)
di Roberto Bolaño
con Maria Paiato
regia di Riccardo Massai
Produzione Archètipo
in collaborazione con Teatro Metastasio Stabile della Toscana